Gustoso e ricco di nutrienti, i benefici del tonno per la salute sono tanti ma, occhio alla provenienza e alla conservazione. In questo articolo, Martina Deleuse, biologa nutrizionista del centro B-Woman, ci spiega quali sono le proprietà benefiche di questo alimento e gli accorgimenti da adottare per consumarlo senza rischi.
Il Tonno: un po’ di storia
Il Tonno fa parte della famiglia del pesce azzurro, è un pesce predatore che vive nei mari caldi. Le varietà più usate per il consumo alimentare sono il “Tonno rosso” ed il “pinna gialla”.
Il primo usato per la cucina giapponese e per il consumo a filetti, il secondo maggiormente usato per produrre prodotti destinati alla conservazione.
La pesca e la conservazione del Tonno hanno origini antichissime, soprattutto nel Mediterraneo ad opera degli Egizi e dei Fenici che inventarono già delle vere e proprie tonnare, calando in mare delle reti fisse che venivano ancorate nelle vie di passaggio dei banchi di tonni. Il tenno pescato veniva poi conservato sotto sale e se ne utilizzava ogni sua parte.
La conservazione del Tonno in barattoli di vetro è più recente, risale infatti ai tempi di Napoleone quando un inventore scoprì questo pratico metodo di conservazione che fu utilissimo per il sostentamento delle truppe francesi sui campi di battaglia.
Proprietà nutrizionali e benefici per la salute
Il Tonno è un pesce di taglia grande che può raggiungere pesi importanti, fino a 300kg. La sua fonte di nutrimento principale sono tutti i pesci più piccoli come calamari, totani, sardine, acciughe.
E’ un pesce molto ricco di proteine ad alto valore biologico ed ha un buon contenuto in vitamina A, D e B. Contiene inoltre una buona quantità di acidi grassi Omega 3, Fosforo, Selenio e Ferro.
Il Tonno rappresenta quindi un alimento ricchissimo di nutrienti e, se correttamente impiegato, costituisce un valido alimento da consumare nella propria dieta ai fini della salute e della fertilità sia femminile che maschile.
Possibili rischi: il metilmercurio
Per le sue grandi dimensioni e per essere nei posti più alti della catena alimentare marina, la sua carne ha un alto rischio di contenere metalli pesanti tra cui il metilmercurio.
Il metilmercurio è un composto chimico che si forma in ambienti acquosi e che non viene velocemente eliminato dagli organismi. Viene così biomagnificato nella catena alimentare acquatica a partire dai batteri e il plancton, fino ai pesci piscivori. Ad ogni passaggio della catena alimentare la concentrazione del metilmercurio nell’organismo cresce e la sua concentrazione nei predatori acquatici in cima alla catena alimentare può essere un milione di volte maggiore rispetto alla concentrazione nell’acqua.
L’importanza della provenienza controllata
Per tale motivo è molto importante scegliere prodotti di qualità, la cui pesca viene effettuata in zone controllate ad una giusta età dell’animale. Inoltre è sempre bene preferire prodotti freschi o conservati in vetro, non in scatole di latta, al fine di ridurre al minimo la possibilità che ci sia ulteriore contaminazione del prodotto da altri metalli pesanti con funzione di interferenti endocrini.
Gli interferenti endocrini, come spiga già il nome, sono composti chimici che hanno la capacità di interferire con il corretto funzionamento degli ormoni del nostro organismo andando così a costituire un pericolo per tutto l’asse fertile.
Consigli alimentare: come consumare il tonno?
Se fresco e correttamente abbattuto può essere consumato crudo o marinato, carpaccio o tartare. Preparazione sconsigliata nel periodo di ricerca gravidanza e nel periodo di gestazione.
Oppure in insalata con pomodorini freschi, cipolla di Tropea cruda, olio EVO, origano, pepe ed olive taggiasche.
Ma anche insieme alla pasta, ripassata in padella in aglio e olio EVO con tonno rucola e zenzero.