Il finocchio, originario del bacino del Mediterraneo, appartiene alla famiglia delle Ombrellifere ed ha una lunga tradizione alle spalle come pianta medicinale.
“Il finocchio infatti, spiega la biologa e nutrizionista del centro B-Woman Martina Deleuse, viene impiegato come antispasmodico per avere sollievo da spasmi e crampi intestinali e come cibo carminativo utile ad espellere i gas. Il suo lieve sapore di liquirizia è dovuto ai principi attivi aromatici che contiene tra i quali ricordiamo l’anisone”.
Le sue proprietà
“Il finocchio – continua l’esperta – è costituito per più del 90% del suo peso da acqua, ha poche proteine e grassi e una moderata quantità di sali minerali. Anche la dose in zuccheri è moderata, ma l’elevata biodisponibilità rende il finocchio un alimento da impiegare con attenzione nei pazienti diabetici che ne beneficeranno meglio se impiegato crudo in pinzimonio con olio Extra Vergine di Oliva e sale”.
Quando utilizzarlo
“Grazie alle sue proprietà digestive e diuretiche, il finocchio è perfetto per favorire la digestione di carne, pesce e legumi afferma la nutrizionista. Invece per massimizzarne l’effetto diuretico, si può gustare crudo, ma anche cotto, se si hanno patologie renali.
Il finocchio, inoltre è un potente galattogogo, un aiuto prezioso per le donne durante l’allattamento.
Ma la sorpresa più grande – sottolinea l’esperta – sono i fitoestrogeni contenuti, che lo rendono un valido alleato per il benessere femminile. In età fertile, può aiutare con i problemi mestruali, l’insulino-resistenza e le alterazioni legate alla sindrome dell’Ovaio Policistico. Durante la menopausa, può attenuare le fastidiose vampate di calore”.
Come consumarlo
• in insalata con spicchi di arancia e olive taggiasche;
• crudo in pinzimonio con olio EVO e sale;
• tisana di semi di finocchio (indicata per situazioni di aerofagia).
Come preparare una tisana di finocchi
Far bollire un cucchiaio di semi di finocchio in circa 250ml di acqua. Lasciar riposare con coperchio 5 minuti prima di filtrare il preparato. Sorseggiare senza dolcificare.
FONTI:
Arcari Morini D, D’Eugenio A, Aufiero F. Il Potere Farmacologico Degli Alimenti. Bioterapia Nutrizionale: l’applicazione Pratica. Red Edizioni, Milano. 2005.
Cappelli P, Vannucci V. Principi di Chimica degli Alimenti. Zanichelli, 2016.