LO SAI CHE La salute del bambino si gioca nei suoi primi 1000 giorni di vita?
E’ questo il messaggio promosso dalla SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) e che ha trovato terreno fertile tra pediatri, Ministero della Salute, ginecologi e psicologi perinatali.
Le recenti evidenze scientifiche hanno infatti dimostrato come la salute psico-fisica del bambino sia condizionata da quanto avviene nell’intervallo di tempo che va dal concepimento al compimento del suo secondo anno di vita.
La chiave per spiegare l’importanza dei primi 1000 giorni risiede nel concetto di epigenetica secondo il quale nella primissima fase della vita (in particolare nel corso dell’ontogenesi embriofetale: la fase dei processi di differenziazione cellulare e tessutale), le informazioni provenienti dall’ambiente, possono indurre modificazioni nello sviluppo dell’organismo che sembrano avere un impatto a lungo termine sul rischio di salute e di malattia.
Partendo quindi dal concetto di salute fisica, la prevenzione delle malattie croniche e metaboliche quali obesità e diabete dipendono moltissimo dalle abitudini di mamma e papà.
Già durante la gravidanza diventa, quindi, fondamentale mantenere uno stile di vita sano attraverso l’esercizio fisico, una nutrizione sana, l’ astensione dall’uso di alcool, fumo e droghe, il controllo e la riduzione dello stress, il perseguimento di pratiche di benessere, è opportuno, inoltre, che un corretto stile alimentare del genitore venga mantenuto anche durante l’allattamento e nei successivi anni proprio in virtù della sua possibile influenza sul bambino, questi infatti apprende principalmente per imitazione. Ma non si parla solo di salute fisica anche per una corretta crescita cognitiva, emotiva e linguistica tanto si può fare in questo periodo, perché è proprio nei primi due anni che si costruiscono le reti neurali che poi consentiranno al bimbo di raggiungere il suo pieno potenziale di sviluppo.
Durante questa finestra temporale il cervello assorbe informazioni che gli consentono di sviluppare più abilità, competenze e capacità: i primi due anni, per esempio, sono importantissimi per l’acquisizione del linguaggio, fin dalla nascita, infatti, il piccolo inizia a riconoscere suoni ed espressioni associandoli a oggetti e sensazioni.
Creare un ambiente relazionale adatto, coinvolgendo il bambino in attività stimolanti come ascoltare musica, leggere insieme testi adatti all’età, sfogliare libri con lettere e figure e utilizzare un certo tipo di gioco rappresenta una grandissima opportunità di crescita cerebrale del piccolo. Questi semplici interventi diventano quindi fondamentali per non sprecare un’occasione d’oro che si presenta una volta sola nella vita.
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