Il reflusso gastroesofageo è caratterizzato dal frequente passaggio di succhi gastrici dallo stomaco all’esofago e provoca numerosi disturbi tra i quali un fastidioso bruciore al livello dello sterno e rigurgito acido nella bocca.
Le cause scatenati – spiega Giulia Verdone, dietista del centro B-Woman specializzata in nutrizione clinica – sono molteplici (terapie farmacologiche, stili di vita errati, obesità, stress). Un’alimentazione funzionale specifica può notevolmente prevenire e curare questa condizione soprattutto nelle fasi acute.
Quali sono gli alimenti da evitare?
• Verdure bollite o cotte al vapore;
• zuppe, brodi e minestroni;
• frutta acida e troppo zuccherina tranne il limone (ananas, arance, mandarini, ciliegie, uva, fragole, fichi, anguria);
• pomodoro crudo;
• dolci e grassi idrogenati industriali;
• cioccolato;
• caffè e tè, spremute;
• bevande alcoliche;
• erbe e spezie quali menta e pepe;
• alimenti integrali.
Quali sono invece da preferire nelle fasi acute?
• Verdure a foglia cotte direttamente in padella con olio (scarola, ortica, lattuga);
• zucchine e cavolo cappuccio trifolati in padella con olio;
• bruschetta di pane tostato con olio e sale;
• la frutta non acida come mango, papaya e la banana poco matura;
• le verdure crude quali insalata valeriana, cavolo cappuccio;
• le fettine di carne precedentemente marinate con limone e cotte in padella oppure preparate sotto forma di scaloppine al limone;
• il prosciutto crudo dolce DOP;
• l’impiego del peperoncino a piccole dosi può essere utile per favorire lo svuotamento gastrico ed evitare la risalita del cibo oltre che fungere da cicatrizzante naturale per le mucose.
Infine è importante non coricarsi subito dopo aver mangiato (attendere almeno 2 ore) e non forzare l’assunzione di acqua e tisane soprattutto durante i pasti, ma bere solo al bisogno ed a piccoli sorsi evitando dosi eccessive.