Quando una gravidanza non arriva, che esami fare?
Spesso le coppie si domandano quando è necessario iniziare a svolgere degli esami diagnostici quando non arriva una gravidanza desiderata. A rispondere è Alberto Vaiarelli, ginecologo responsabile del trattamento di PMA del centro Genera di Roma.
“In genere 12 mesi di rapporti non protetti è un periodo utile per poter testare il proprio sistema riproduttivo e giustificare un eventuale percorso diagnostico graduale per poter capire eventuali cause maschili o femminili che possono interferire con la ricerca di una gravidanza”.
Quali sono gli esami necessari?
“Gli esami sono sempre di coppia perché la condizione dell’infertilità bisogna sempre inquadrarla all’interno di quest’ultima. Tali esami sono: per la donna una ecografia ginecologia, che valuterà la morfologia dell’utero e delle ovaie e la conta dei follicoli antrali che è un parametro importante per caratterizzare la riserva ovarica che ci serve per codificare l’età biologica di quest’ultima anche attraverso una valutazione ematochimica con degli ormoni specifici come l’ormone antimulleriano e i dosaggi basali dell’FSH e dell’estradiolo; invece per l’uomo uno spermiogramma ossia l’analisi del liquido seminale che si esegue in genere con tre giorni di astinenza e valuta sia la quantità degli spermatozoi, sia la morfologia e la motività di questi. E’ un esame semplice che, però, può fornirci informazioni importanti sulla salute riproduttiva dell’uomo”.