I primi 1000 giorni di vita del bambino – ci spiega Federica Faustini, psicologa e psicoterapeuta del centro per la salute della donna B-Woman – fanno riferimento a quel periodo di tempo che inizia quando il bimbo è ancora nella pancia della mamma e si conclude al suo 2° anno di vita. Questo periodo è talmente sensibile, che l’ambiente può esercitare un effetto a lungo termine sulla salute e sulla malattia. Sono 3 le aree particolarmente sensibili: quella legata alla nutrizione, quella cognitiva e quella emotiva”. Analizziamole insieme:
La Nutrizione
“Cosa significa – continua la Dr.ssa Faustini – prevenire nel bambino eventuali malattie metaboliche e croniche? Sicuramente rivela che bisogna iniziare con una corretta nutrizione in gravidanza, per poi proseguire con accorgimenti specifici durante l’allattamento e soprattutto durante lo svezzamento del bimbo”.
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Area cognitiva
Secondo la psicologa, “anche in questa area cognitiva si può fare tantissimo in termini di stimolazione perché il cervello del bambino ha il suo massimo sviluppo nei primi due anni di vita. Stimolare cognitivamente, infatti, significa fare un uso intelligente del gioco ovvero adatto all’età. A tre mesi, ad esempio, può essere la palestrina con i nastri colorati, a 10 mesi il cestino del tesoro con tanti giochi sonori che interagiscono al suo interno; a un anno, invece, può essere il libricino con tante faccette legate agli stati d’animo corrispondenti”.
L’area emotiva
“Infine, conclude la Dr.ssa Faustini, il terzo punto, nonché il più importante, è l’area emotiva: tutto ciò che riguarda il portare il bimbo in fascia, tenerlo in braccio, fargli il massaggio, sorridergli tanto, parlargli spesso, leggergli ad alta voce, cantargli tante canzoncine, non soltanto rinforza il legame genitoriale ma incrementa l’attaccamento con esiti positivi su tutto il suo sviluppo”.
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