Al ritorno dalle vacanze, 3 lavoratori su 10 avvertono del malessere appena mettono piede in ufficio: colpa di quella che gli anglosassoni chiamano “vacation blues”, ribattezzata come sindrome da rientro.
“Una sindrome – spiega Federica Faustini – psicologa e psicoterapeuta del centro B-Woman – che compare al rientro dalle vacanze caratterizzata da ansia, insonnia, spossatezza, nervosismo e calo del tono dell’umore. Capita spesso che le persone siano travolte da un senso di apatia, di disinteresse verso quanto le circonda. Ci si sente incapaci di concentrarsi, appesantiti da un senso di responsabilità incombente o spaventati da pensieri per il futuro. A questi vissuti possono affiancarsi sintomi quali difficoltà di digestione, emicrania e diffuso senso di malessere. È importante sottolineare che la sindrome da rientro non è una patologia, ma una risposta psicofisiologica alla reimmersione nello stress innescata dal nostro sistema ipotalamo-ipofisi-surrene e che può riguardare, trasversalmente, soggetti di differenti età”.
Cosa fare? Ecco alcuni consigli
- “Riprendere con gradualità le attività lavorative, concedendosi un periodo di “assestamento” prima di rientrare pienamente nella routine quotidiana (anche un paio di giorni possono essere sufficienti) ed iniziando ad affrontare gli impegni a partire dai meno complessi;
- stilare una lista di priorità per organizzare il carico di lavoro in modo da riprendere con serenità la routine quotidiana senza accumulare inutile stress;
- praticare attività fisica: lo sport, anche una semplice camminata a passo sostenuto, facilita il rilascio di endorfine a favore del buonumore;
- dedicare del tempo alla cura di sé: ritagliare uno spazio per le piccole attività gratificanti (ad es. fare un bagno rilassante, una passeggiata con amici, prendere appuntamento dal parrucchiere);
- fare la pausa pranzo all’aria aperta per godere di tutta l’energia solare e questo perché il passaggio dalla luce del sole in spiaggia o in montagna a quella artificiale dell’ufficio, infatti, può mettere a dura prova il corpo e la mente”.