Il 1° maggio, come da tradizione, è sinonimo di fave e pecorino. Questo connubio, infatti, rappresenta non solo un break nutriente e saporito, ma anche il simbolo dell’avvio della bella stagione.
Le Fave – spiega la biologa nutrizionista del centro B-Woman Giulia Raponi – hanno caratteristiche generali sovrapponibili a quelli degli altri legumi, ma si distinguono per lo scarso contenuto in vitamina A. Al contrario, possiedono la maggiore concentrazione di cellulosa, circa il doppio rispetto a quella presente nelle lenticchie e nei fagioli, ma sono quasi del tutto prive di grassi. Inoltre sono ricche di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e di molte altre vitamine. Proprio per la ricchezza in ferro sembra che il consumo di fave sia utile per contrastare l’anemia.
Quando utilizzare le fave
La grande quantità di amidi e di proteine – continua la nutrizionista – rende questo legume un alimento particolarmente utile quando bisogna sostenere strutturalmente ed energeticamente un organismo debilitato ed astenico, anche in virtù del suo contenuto in ferro e sali minerali.
Come consumarle
Sempre meglio consumare fave fresche per assumere tutti i nutrienti di cui sono ricche
Alcune preparazioni:
- riso e fave;
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fave con guanciale;
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vellutata di fave;
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come snack.