Se il proprio compagno non è pronto ad affrontare un percorso di fecondazione assistita è fondamentale fermarsi per comprendere qual è il motivo che lo spinge a non voler procedere.
Come procedere
La prima cosa da fare è confrontarsi con il proprio ginecologo di riferimento, per capire quali sono i tempi biologici.
Successivamente è fondamentale prendersi cura dei bisogni reciproci. Purtroppo il tempo della procreazione medicalmente assistita (PMA) potrebbe non combaciare con i tempi psicologici. In questi casi un consulto con lo psicologo esperto in PMA potrebbe essere utile per trovare un nuovo equilibrio e fare una scelta in cui le esigenze di entrambi siano mediate per il bene comune.
Importante
Ricordiamoci che ogni trattamento di fecondazione assistita deve essere condiviso dalla coppia. Eventuali asimmetrie potrebbero minare l’equilibrio di coppia fino a determinarne la rottura nei casi più complessi.
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