Infertilità: l’uomo soffre in modo diverso dalla donna?

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Dei risvolti psicologici che l’infertilità possa avere negli uomini si parla poco, ma esistono.

A partire dall’identificazione millenaria radicata nell’inconscio individuale e collettivo tra potenza sessuale  e potenza riproduttiva. Questa è massima quando l’uomo si trova a fare i conti con una patologia di sterilità assoluta, ammetterlo è ancora un tabù sociale, anche verso la famiglia di origine; è invece minore quando la fertilità è ancora possibile.

Come si comporta l’uomo in caso di problemi di fertilità?

In uno studio francese, su 830 uomini del tutto sterili solo uno aveva rivelato al proprio padre di essere il vero responsabile dell’impossibilità della coppia di avere figli propri. In queste situazioni compare spesso anche un vissuto di fallimento in merito al progetto condiviso, poiché il non poter avere un bambino significa impedire la continuità delle generazioni all’interno del proprio nucleo familiare.

Nell’ambito della PMA molti uomini vivono con ansia e disagio l’esame del liquido seminale, sia per le modalità di raccolta, sia per la necessità di astinenza dai rapporti, temono inoltre il giudizio che il medico e la sua partner daranno della sua fertilità e quindi di lui. Qualora poi l’esito dell’esame confermi alterazioni del liquido seminale, il senso di responsabilità nei confronti della riuscita della procedura e il senso di colpa verso la partner che si fa carico della maggior parte di esami e terapie, si fanno ancora più intensi andando a compromettere anche l’area sessuale, il vissuto di impotenza può quindi portare ad un’incapacità erettile ed eiaculatoria. Una delle conseguenze è che alcuni uomini tendono a partecipare meno alle visite mediche, vivendo il percorso in maniera intermittente e rimanendo spesso sullo sfondo, modalità che spesso viene travisata dalla propria compagna la quale attribuisce questo comportamento ad una mancanza di interesse e di coinvolgimento.

La sofferenza silente dell’uomo 

In realtà dietro questo scenario si nasconde una grande sofferenza maschile che spesso rimane silenziosa, questo perché per cultura l’uomo deve essere forte e non può concedersi di soffrire, quello che può fare è semmai tentare di “congelare il problema” sovra-investendo in altre attività come lo sport o il lavoro.

Cosa fare e l’importanza del dialogo con il proprio partner

Fondamentale in questi casi è darsi il permesso di parlare , di aprirsi, i vissuti di impotenza, inadeguatezza, rabbia, frustrazione, sono normali, fanno parte del disagio vissuto ed e’ assolutamente legittimo condividerli con il proprio partner. Il percorso della fecondazione assistita è una strada tutta in salita, che mette a dura prova anche il rapporto migliore, più la coppia si sentirà libera di parlare in modo aperto di ciò che prova e di manifestare i propri bisogni e le proprie esigenze, più la salita sarà meno faticosa.

 

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