Il senso di colpa è un vissuto molto comune nelle coppie infertili. Lo è per la donna così come lo è per l’uomo.
“L’uomo, però, – spiega la Dr.ssa Federica Faustini, psicologa e psicoterapeuta del centro B-Woman – fa fatica a volte ad esternare i propri vissuti emotivi. Generalmente ha risposte più silenziose rispetto alla partner, esteriorizza poco e tende ad incanalare le emozioni negative direttamente in alcune attività dove sente di essere produttivo come ad esempio il lavoro. L’uomo, inoltre, soprattutto se riceve una diagnosi di infertilità, si sente spesso in colpa nei confronti del coniuge in quanto a causa sua la moglie viene privata della gioia della maternità. Il senso di colpa e di impotenza maschile, è legato anche al fatto che la partner debba farsi carico della maggior parte di esami e terapie e spesso si estende anche alle proprie famiglie d’origine come quando, ad esempio, la coppia sceglie di ricorrere alla donazione di gameti per non poter trasmettere, con il proprio seme, la storia della famiglia, il patrimonio ancestrale, del quale ogni persona è portatrice”.
Cosa fare?
“È molto importante, conclude la Dr.ssa Faustini – che questo vissuto nella coppia venga ridimensionato. Nessun coniuge ha scelto di avere un problema di infertilità. Questo evento si è verificato e come tale ha causato un disagio nella coppia che nessuno dei due poteva prevedere, nessuno ha colpa, nessuno è responsabile. L’unica responsabilità della coppia è quella di attivarsi per evitare che i sensi di colpa possano avere il sopravvento sul loro legame.