Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista ‘Molecules’ dall’Universidad La Salle (Messico), i cibi ricchi di Omega 3 e 6 potrebbero essere uno ‘scudo’ contro l’infezione da Sars-Cov-2. “Questo interessante studio pubblicato dall’Università di La Salle in Messico sulla rivista ‘Molecules’ – è il commento dell’embriologa e biologa nutrizionista Gemma Fabozzi, responsabile del centro per la salute della donna B-Woman di Roma – dimostra l’importanza della dieta nel modulare le difese immunitarie, che hanno più che mai bisogno del nostro aiuto in questo periodo”.
“Attraverso l’alimentazione è possibile potenziare le difese del nostro organismo, scegliendo alimenti che abbiano funzioni antibatteriche e antivirali. Il lavoro si concentra su alimenti ricchi di omega3 e omega 6, come il salmone: è uno dei cibi più ricchi di proteine ad alto valore biologico e una delle principali fonti di acidi grassi polinsaturi Omega 3, quelli buoni, alleati della nostra salute che svolgono varie funzioni positive nel nostro organismo poiché: abbassano il livello di colesterolo cattivo (LDL) e innalzano il livello di quello buono (HDL); contrastano i radicali liberi rallentando l’invecchiamento di cellule e tessuti, mantenendo la pelle sana; proteggono il sistema cardiovascolare prevenendo l’insorgere di trombosi, ictus, ipertensione ed ipergliceridemia; hanno notevoli proprietà antinfiammatorie.
Tuttavia, quando andiamo al supermercato troviamo una grande varietà di salmone di varie fasce di prezzo: orientiamo la nostra scelta verso il consumo di un salmone selvaggio, privo di antibiotici”.
In natura, aggiunge la nutrizionista, “ci sono poi molti altri cibi che aiutano le difese immunitarie: il primo e più importante è l’aglio, specialmente quello rosso, uno tra i più popolari cibi funzionali. Il principio attivo dell’aglio, l’allicina, che si sviluppa e libera solo quando questo viene schiacciato, è uno dei più potenti antibatterici, antivirali e antimicotici che abbiamo in natura. Non è necessario mangiarlo intero o in pezzi, ma è sufficiente anche solo utilizzarlo in padella per insaporire i cibi, sempre schiacciandolo e lasciando che il suo principio attivo si disperda nell’olio, eliminandolo dal piatto una volta cotta la pietanza. Largo poi al classico brodo di pollo: è in grado di aiutare le nostre difese immunitarie attraverso l’importante carico proteico delle albumine disciolte nel brodo e grazie agli altri ingredienti quali aglio, cipolla e qualche chiodo di garofano da inserire all’interno della cipolla. Anche la cipolla, infatti, è dotata di spiccate proprietà antisettiche antibiotiche. Mentre i chiodi di garofano (Syzygium aromaticum) sono una spezia tradizionale utilizzata per la conservazione degli alimenti, ma che possiede varie attività farmacologiche: per esempio è da sempre impiegata in odontoiatria come sigillante in endodonzia e componente del cemento dentale. Ricchi di eugenolo, sostanza che ha capacità antivirali ad ampio spettro, hanno mostrato in un recente studio di avere un’efficacia antinfiammatoria, sopprimendo la produzione di citochine pro-infiammatorie. Spazio poi all’impiego di spezie quali il peperoncino, ricco di vitamina C, dalle proprietà antiossidanti, antifermentative, antimicrobiche, antitumorali, anti-irritanti, antiossidanti e immunomodulatrici. C’è infine la cannella, anch’essa dalle proprietà antisettiche, antinfiammatorie e immunomodulatorie e aiutano anche a ridurre i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue”.