
I dolcificanti sono davvero innocui per la nostra glicemia? Da anni, i dolcificanti, sia artificiali che naturali, vengono pubblicizzati come alternative sicure allo zucchero, ideali per chi vuole ridurre le calorie e controllare i livelli di glucosio nel sangue.
Vari studi scientifici, tra cui un articolo di qualche anno fa pubblicato su Cell solleva dubbi su questa convinzione: i dolcificanti non sono del tutto inerti e possono avere effetti negativi sulla tolleranza al glucosio, anche se per vie indirette.
In questo articolo, la Dott.ssa Giulia Verdone approfondisce l’argomento.
Gli studi sui dolcificanti
Un team di ricercatori ha analizzato quattro dolcificanti comuni – saccarina, sucralosio, aspartame e stevia – valutandone gli effetti su tolleranza al glucosio, microbioma e metaboloma nei partecipanti umani. I risultati sono stati sorprendenti: saccarina e sucralosio hanno compromesso in modo significativo la regolazione della glicemia, mentre tutti i dolcificanti, compresa la stevia, hanno modificato il microbioma intestinale e orale. I cambiamenti nel microbioma sono stati sufficienti a influenzare la risposta glicemica quando trasferiti in modelli animali.
Dolcificanti e glicemia
Non è il dolcificante in sé a far alzare direttamente la glicemia, ma le sue interazioni con il microbioma intestinale. La flora batterica del nostro intestino svolge un ruolo cruciale nel metabolismo e nell’assorbimento dei nutrienti. Quando viene alterata dai dolcificanti, la capacità dell’organismo di gestire il glucosio può risultare compromessa. La stevia, spesso considerata il dolcificante più “naturale” e sicuro, non ha mostrato effetti diretti negativi sulla glicemia come la saccarina e il sucralosio. Tuttavia, anche essa ha alterato la composizione del microbioma, suggerendo che il suo impatto possa variare in base alle caratteristiche individuali dei consumatori.
Le bevande light
Questa problematica non riguarda solo i dolcificanti aggiunti, ma anche le bevande definite “light” che chiaramente li contengono. Molti consumatori le scelgono pensando di evitare picchi glicemici e calorie inutili, senza considerare il loro potenziale impatto sulla flora intestinale e, di conseguenza, sul metabolismo del glucosio.
Conclusioni
Se pensavate che i dolcificanti fossero privi di effetti metabolici, è tempo di riconsiderare questa idea. Anche se non contengono calorie, possono comunque influenzare la glicemia attraverso il microbioma. Questi risultati suggeriscono la necessità di valutare con più attenzione il loro consumo, soprattutto per chi ha problemi metabolici.
Per approfondire: //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/