Gennaio è arrivato ed i primi giorni dell’anno di tutti noi sono certamente caratterizzati dalla lunga lista di buoni propositi tra i quali non manca mai una dieta disintossicante per compensare gli eccessi delle festività natalizie.

“Spesso i pazienti di ritorno dalle vacanze mi chiedono una dieta drastica che in poche settimane riequilibri l’organismo, spiega Giulia Verdone dietista del centro B-Woman specializzata in nutrizione clinica, nutrizione in oncologia, nutrigenetica e educazione alimentare. Prima di intraprende la ricerca del metodo dimagrante e drenante più efficace, tra i quali solitamente spiccano digiuni, diete iper-proteiche e settimane a base di bibite o bustine, è bene sottolineare che non esiste un metodo detox speciale e miracoloso che in pochi giorni possa compensare eccessi e stravizi. È inverosimile che un paio di settimane di dieta “speciale” riescano a risolvere eventuali problematiche legate ad un’errata alimentazione. Anzi, digiunare o eliminare i carboidrati nei giorni successivi alle feste con diete troppo drastiche, come la famosa “dieta del minestrone”, può mettere in difficoltà gli organi rallentando il metabolismo e provocare ulteriore ritenzione idrica e gonfiore.
Inoltre la nutrizione funzionale ci insegna che una corretta alimentazione non può essere ridotta a protocolli o schemi prestabiliti, ma deve tenere conto dell’unicità della persona e quindi di quelle esigenze individuali a sostegno dell’organismo.

Cosa fare quindi?

È bene riprendere da subito la propria dieta bilanciata, senza atteggiamenti compensatori, ma certamente privilegiando gli alimenti che aiutano la detossificazione ed il drenaggio dell’organismo, eliminare le bevande alcoliche per un pò di tempo dando tregua al fegato e riprendere l’attività fisica.
Riempiamo la dispensa ed il frigo di cibi “intelligenti” e funzionali. Una vera disintossicazione parte sempre dal fegato, che garantisce l’eliminazione delle tossine attraverso feci ed urine. Sosteniamo quindi il suo lavoro con alimenti come carciofi e cardi dalle notevoli proprietà coleretiche e colagoghe e dalle verdure drenanti come le cicorie.

Non sforziamoci eccessivamente a bere litri di acqua, piuttosto aumentiamo il consumo di verdure crude, ricche di acqua di vegetazione che sostengono i reni e l’eliminazione di tossine. Prendiamo quindi l’abitudine di iniziare un pasto con un pinzimonio di verdure come i finocchi, sedano o i cetrioli oppure consumiamo un piatto di verdura cruda amara come le puntarelle, l’indivia belga oppure un carpaccio di carciofi crudi marinati con olio e limone come antipasto, sfruttando così anche il potere saziante. Eliminiamo mix di verdure che si riveleranno inefficaci, ma aggiungiamo cipolla rossa di Tropea cruda alle insalate amare (rucola o misticanza) dalle alte proprietà diuretiche.

Riduciamo gli zuccheri raffinati, eliminiamo i dolci, senza togliere totalmente i carboidrati dalla nostra tavola, ma privilegiando la frutta poco zuccherina come fragole e frutti rossi o diuretica come l’ananas, le pesche a pasta bianca o le clementine.

Facciamo ricorso all’acido citrico contenuto negli agrumi, soprattutto in limone e pompelmo, che aiuterà ad attivare i processi metabolici ed a stimolare il fegato (es. aggiungiamo sempre gocce di limone nell’acqua).

Prendiamo l’abitudine di utilizzare rizomi come la radice di zenzero fresca che se aggiunta grattugiata a preparazioni o tisane stimola la produzione di bile. Aumentiamo il consumo di peperoncino fresco aggiunto a crudo dalle proprietà termogeniche e anti-infiammatorie.

Per riprendere il giusto ritmo quindi – conclude la Dr.ssa Verdone – scegliamo degli abbinamenti funzionali che sostengono il nostro organismo senza necessariamente sottoporlo ad atteggiamenti drastici che si riveleranno controproducenti!