La Fase 2 del ciclo ovarico o fase follicolare, dura indicativamente dal giorno 5 al giorno 12.
Durante questa fase si ha l’accrescimento dei follicoli grazie ad una fine regolazione ormonale che parte da due ghiandole importantissime: l’ipotalamo e l’ipofisi.
L’ipotalamo comincerà a rilasciare un ormone chiamato GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine) che andrà a stimolare l’ipofisi, che a sua volta rilascerà la gonadotropina FSH (ormone follicolo stimolante), che andrà a stimolare la crescita dei follicoli. Man mano che cresceranno stimolati dall’FSH, i follicoli produrranno livelli sempre maggiori di estrogeni e si inizierà a selezionare il follicolo dominante che poi procederà a maturazione mentre tutti gli altri degenereranno. Durante questa fase ci si sente energiche e fisicamente in forma, senza particolari malesseri e gonfiori.
L’organo maggiormente implicato sarà il fegato, che richiederà uno stimolo intenso e costante soprattutto tramite modalità di cottura appropriate.
Cibi da evitare
Evitare alimenti non particolarmente adatti per il fegato come le Crucifere (broccoli, verza, cime di rapa, etc.), i funghi e le solanacee come la melanzana o i peperoni.
Cibi da preferire
Preferire le proteine della carne e dell’uovo rispetto al pesce. Prediligere le verdure ricche di ferro insieme a quelle “amiche” del fegato come carciofi, fiori di zucca e prediligere sempre le modalità di cottura che sono di stimolo per il fegato come i trifolati in padella, panati e fritti (es. fettina panata, frittata, carciofi fritti dorati sempre opportunamente abbinati a verdure crude) e nel caso di verdure precedentemente lessate ripassarle sempre in padella. Saranno utili frutti ricchi di vitamina C e sarà “consentita” anche la pizza, magari evitando la mozzarella e stando attenti ad optare una lievitazione naturale con lievito madre, preferibilmente preceduta da una verdura amara come rucola o radicchio.
Semi da assumere
Particolarmente utili saranno i semi di lino e semi di zucca. Un cucchiaio per ciascun seme, ogni giorno da assumere preferibilmente previa tritatura o macinazione, soprattutto i semi di lino, così da essere certamente assimilati dall’intestino.