L’estate é tempo di insalate fresche e veloci dove il pesce è il principale protagonista, in particolare il salmone, una soluzione pratica e veloce per pranzi al lavoro o al mare.
Scopriamo insieme le sue proprietà
Il salmone è uno dei cibi più ricchi di proteine ad alto valore biologico e una delle principali fonti di acidi grassi polinsaturi Omega 3, quelli buoni, alleati della nostra salute che svolgono varie funzioni positive nel nostro organismo poichè:
✅ Abbassano il livello di colesterolo cattivo (LDL) e innalzamento del livello di quello buono (HDL)
✅ Contrastano i radicali liberi rallentando l’invecchiamento di cellule e tessuti, mantenendo la pelle sana
✅Proteggono il sistema cardiovascolare prevenendo l’insorgere di trombosi, ictus, ipertensione ed ipergliceridemia
✅ Hanno notevoli proprietà antinfiammatorie.
Tuttavia, quando andiamo al supermercato troviamo una grande varietà di salmone di varie fasce di prezzo, soprattutto se orientiamo la nostra scelta verso il consumo di un salmone “selvaggio”.
Ma cosa c’è dietro questa significativa differenza di prezzo?
Che differenza c’è tra un salmone di allevamento e uno selvaggio?
Capiamo insieme le differenze per un scelta più consapevole
Il salmone selvaggio viene catturato nel suo ambiente naturale, oceani, fiumi e laghi, mentre quello di allevamento è tenuto in gabbie chiuse in mare che contengono fino a 200 mila pesci ciascuna, a cui spesso vengono somministrati regolarmente antibiotici per ridurre le malattie.
Il salmone selvaggio ha un colore arancio intenso, mentre il salmone da allevamento è più pallido. La differenza di colore è dovuta alla astaxantina, una molecola rosso scuro che si trova nelle alghe, nel plancton e nel krill di cui si nutre il salmone selvaggio mentre il salmone da allevamento viene nutrito con mangime processato altamente grasso per ottenere un pesce più grande e grasso. Si tratta di un carotenoide unico, prodotto naturalmente in specifiche alghe, che trasmettono l’effetto antiossidante ai pesci che si nutrono di esse dalle molteplici proprietà:
🔅 antiossidante
🔅 antinfiammatorio
🔅migliora la circolazione sanguigna
🔅 protegge i mitocondri rinforzando le membrane cellulari
🔅potenzia la produzione di energia dei mitocondri.
Il salmone da allevamento ha una maggiore contenuto di grassi, contiene leggermente più Omega 3, ancora più Omega 6 e contiene inoltre il 46% in più di calorie, la maggior parte da grassi.
Il salmone selvaggio è più ricco di minerali, inclusi potassio, zinco e ferro.
AFFUMICATO O FRESCO?
IL SALMONE AFFUMICATO: L’affumicatura è una tecnica di conservazione che prevede l’utilizzo di legni aromatici quali (ginepro, rosmarino, lauro) e conservanti come il sale (motivo per il quale è bene sciacquarlo sotto acqua corrente prima dell’uso). Dunque, il contenuto di sodio presente nel prodotto affumicato, è quasi 20 volte superiore rispetto al corrispettivo fresco (1880 mg nell’affumicato, 98 mg nel fresco). La maggior parte dei prodotti affumicati, come anche gli alimenti marinati, non debellano la presenza dell’Anisakis; fanno eccezione i salmoni affumicati per i quali viene applicata la normativa CE 853/2004,che prevede un trattamento di congelamento del pesce prima di procedere all’affumicatura. La contaminazione da Listeria monocytogenes può avvenire anche dopo il processo di affumicatura, per questo si consiglia di conservare il salmone affumicato ad una temperatura compresa fra 0 e 4° C, dal momento in cui la crescita del patogeno è molto lenta sotto i 4° C.
IL SALMONE FRESCO: il principale rischio è rappresentato dalla presenza del parassita Anisakis, che può essere eliminato solo attraverso il congelamento a -20° C per 24 ore, oppure cottura a temperature superiori a 60°C per 10 minuti. Il salmone fresco può presentare contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio resistente al freddo del frigorifero in grado di causare una tossinfezione alimentare pericolosa soprattutto per le donne in gravidanza he però viene inattivata da un’esposizione a 70° C per almeno 10 secondi.
I CONSIGLI
➡️ prediligere il consumo di salmone selvaggio 1 volta a settimana, e limitare il consumo di quello allevato e utilizzarlo raramente
➡️ In caso di salmone affumicato, prediligere sempre il salmone selvaggio con la tecnica tradizionale di affumicatura ma lavarlo sempre sotto acqua corrente per eliminare l’eccesso di sale utilizzato per la conservazione