L’arrivo di un figlio è sicuramente la gioia più grande che si possa provare sia per la mamma che per il papà. A volte, però, può provocare all’interno della coppia degli scombussolamenti soprattutto nella gestione quotidiana dei ruoli genitoriali.
“Tra le pratiche che possono generare molto stress – spiega Valentina Berruti psicologa e psicoterapeuta del centro B-Woman – c’è sicuramente l’allattamento.
Molto spesso, infatti, si ha la falsa credenza che alcune attività di accudimento debbano essere solo un “diritto-dovere” della madre. Se è ovvio, infatti, che a portare la gravidanza sia soltanto la donna, non si può negare che anche il padre sia portatore di una gravidanza psicologica che lo coinvolge in un certo modo anche da un punto di vista fisico. E questo è dimostrato da diversi studi scientifici come quello che ha coinvolto 5000 padri in attesa e ha evidenziato che più di un terzo dei partecipanti è ingrassato mentre la propria compagna era incinta. Per tutti questi motivi un consiglio che mi sento di dare alle neo-mamme è quello di coinvolgere maggiormente i propri compagni anche in una pratica come l’allattamento”.
Come?
“Se la mamma allatta il seno – precisa la psicologa – il papà può esserle vicino durante l’allattamento e rendersi disponibile per qualsiasi richiesta di aiuto. In questi casi la mamma potrebbe qualche volta tirarsi il latte al seno e fare in modo che il piccolo sia allattato anche dal papà”.
“Se la mamma allatta con il latte artificiale, tale pratica può essere alternata tra entrambi i genitori. Ricordiamoci, infatti, conclude la Dr. Berruti – che la genitorialità è una questione di coppia e per il benessere familiare è fondamentale aiutarsi reciprocamente a portare avanti, in maniera equa, attività che, solo a priva vista, sono di responsabilità un solo genitore”.