Durante la gravidanza seguire una dieta adeguata già nel corso del primo trimestre, permette alla futura mamma di assumere tutti i nutrienti necessari per il proprio benessere e per quello del bambino. Ciò non significa però né mangiare per due, né ingrassare molto.
Nei primi 3 mesi di gravidanza il fabbisogno calorico non aumenta e dunque:
✔️ una donna normopeso dovrebbe ingrassare solo di 1,6 kg;
✔️ in caso di sottopeso è desiderabile un aumento di peso maggiore (idealmente, 2,3 kg);
✔️ mentre per le donne in sovrappeso (a cui il ginecologo potrebbe addirittura consigliare di dimagrire prima del concepimento) è previsto un incremento ideale di soli 0,9 kg.
Durante il primo trimestre i fabbisogni calorici sono pressapoco uguali rispetto a quelli pre gravidici (c’è un fabbisogno aggiuntivo di 69kcal al giorno).
Gli organi del vostro bimbo si formano nei primi tre mesi; in questo periodo conviene quindi evitare le situazioni estreme.
Cosa fare
❌ Non è il caso di cambiare drasticamente la vostra alimentazione passando da una dieta a base di carne a una completamente vegetariana: il vostro corpo avrebbe bisogno di mesi per adattarsi al cambiamento.
✅ Cercate di mangiare cibi poco raffinati e non trattati e prestate attenzione (come in tutta la gravidanza) ad alimenti crudi in seguito ad esame specifico per la toxoplasmosi.
I cibi da evitare
Il pesce crudo: a meno che non ci sia la certezza che sia stato preventivamente surgelato a -35°C per almeno 15 ore o congelato a -20°C per almeno 7 giorni. La stessa raccomandazione è valida per i molluschi e i crostacei
Le uova crude: in questo caso il rischio che si corre è di contrarre la salmonellosi, che può scatenare febbre e disturbi gastrointestinali. È quindi bene fare attenzione a tutti i cibi che potrebbero contenere uova crude o poco cotte, come la maionese preparata in casa
La carne cruda: che può essere contaminata dal batterio della listeriosi (Listeria monocytogenes), una patologia che durante la gravidanza può manifestarsi con sintomi poco specifici (febbre, affaticamento, dolori), ma può avere gravi complicazioni, inclusi aborto e parto prematuro. Inoltre, cuocere accuratamente la carne di pollo aiuta a evitare il Campylobacter, associato anche al rischio di aborto
I salumi e gli insaccati: a meno che non si sia immuni alla toxoplasmosi
Il latte crudo: anche in questo caso il rischio è di contrarre infezioni come la salmonellosi e la listeriosi
Il gorgonzola il brie e altri tipi di formaggio erborinato o a crosta fiorita: (cioè ricoperta da muffe), anch’essi associati al rischio di listeriosi
Il paté: in quanto esiste il rischio di infezioni da listeria
Gli alcolici