L’aglio viene coltivato e utilizzato a scopi nutrizionali e terapeutici in tutto il mondo fin dai tempi antichi.
“Per le sue proprietà antimicrobiche, antibatteriche, antineoplastiche, oltre alla sua capacità di modulare il microbiota intestinale in caso di disbiosi, l’aglio viene utilizzato per lavorare su un ampio ventaglio di disturbi come: ipertensione, arterosclerosi e malattie cardiache, dislipidemia, iperglicemia, rinforzo del sistema immunitario, spiega la biologa nutrizionista del centro B-Woman Martina Deleuse. Ma, soprattutto – continua la biologa – l’aglio è un grande alleato nella gestione dell’infiammazione al fine di migliorare il tasso di fertilità. Le sue molteplici proprietà antiinfiammatorie, infatti, ben correlano con tanti degli aspetti che giocano un ruolo centrale nella fertilità sia femminile che maschile in cui l’infiammazione cronica di basso grado sembra giocare un ruolo centrale.
È importante precisare – aggiunge la Dr.ssa Deleuse – che la maggior parte delle sue azioni terapeutiche sono state attribuite ai componenti volatili in esso contenuti derivati dello zolfo come l’allicina, responsabile anche del suo odore forte e pungente, che si libera solo quando lo spicchio d’aglio viene schiacciato. L’aglio, però, contiene anche altri micronutrienti come lo iodio, il selenio, il silicio che probabilmente ci aiutano a spiegare le tante proprietà terapeutiche ad esso attribuite”.
Come consumarlo
• Schiacciato con la pelle e lasciato appassire in padella in Olio Extra Vergine di Oliva: per insaporire le pietanze, permettendogli di liberare i suoi principi attivi e togliendolo a fine cottura;
• Marinato crudo in Olio Extra Vergine di Oliva: per sfruttare al meglio tutte le sue proprietà.
In questo caso l’aglio verrà poi consumato a spicchi dopo aver riposato qualche settimana in un barattolo di vetro sotto vuoto. In questa modalità di preparazione l’aglio ha un sapore meno pungente e perde le caratteristiche per le quali spesso si è portati ad evitare o limitare il suo consumo. Infatti non ha effetti collaterali sull’alito e diventa altamente digeribile conservando però tutte le sue proprietà nutrizionali. Spesso si usa aggiungere alla marinatura in olio EVO anche bacche di ginepro, chiodi di garofano e peperoncino secco, tutte spezie con grandi proprietà che impreziosiscono ancora di più la preparazione.
REFERENCES:
Per la ricetta dell’aglio marinato: ricetta tradizionale nonna calabrese.
Arcari Morini D, D’Eugenio A, Aufiero F. Il Potere Farmacologico Degli Alimenti. Bioterapia Nutrizionale: l’applicazione Pratica. Red Edizioni, Milano. 2005.
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