L’indice di massa corporea IMC (o BMI dal suo acronimo inglese), è un parametro che si ricava dalla misurazione di altezza e peso corporeo, spiega Giulia Verdone dietista del centro B-Woman, specializzata in nutrizione clinica.
“Attraverso il risultato del calcolo – precisa la dietista – l’Organizzazione Mondiale della Sanità categorizza gli adulti in soggetti sottopeso (BMI inferiore a 18,5), normopeso (BMI compreso tra 18,5 e 24,9), sovrappeso (BMI compreso tra 25 e 29,9) e obesi di vario livello (uguale o superiore a 30). Questo dato è certamente utile per gli studi epidemiologici e di popolazione, ma deve essere utilizzato con accortezza quando si valutano i soggetti singoli. Anche se fornisce un indicatore utile per valutare il rischio di alcune malattie, il peso da solo non è sufficiente a valutare lo stato di salute di un individuo”.
Lo sapevate che un obeso ed un body builder hanno lo stesso BMI?
“L’indice di massa corporea, infatti – prosegue l’esperta – non tiene conto della muscolatura e non distingue tra massa grassa e massa magra. Ad esempio, un uomo con un BMI 27 che verrebbe classificato come soggetto sovrappeso, potrebbe stupirci se lo avessimo di fronte e risultare invece un soggetto asciutto e definito. Al contrario, una donna con un BMI 20 potrebbe essere classificata come una “normopeso” ma “obesa” ovvero un soggetto con un peso adeguato ma composto principalmente da massa grassa e da pochissima massa muscolare. Il muscolo del resto pesa più del grasso anche se occupa un volume molto più piccolo”.
L’importanza degli altri parametri fondamentali. Scoprite quali…
“Quindi – conclude la Dr.ssa Verdone – per evitare errori di valutazione della propria forma fisica, evitate di calcolare il vostro peso ideale con formule senza tenere conto degli altri parametri fondamentali ovvero circonferenza addominale e misurazione della composizione corporea che si ottiene ad esempio attraverso la bioimpedenziometria in pochi minuti. I risultati potrebbero stupirvi”.