L’infertilità è una patologia che si verifica con l’assenza di un concepimento dopo 12/24 mesi di rapporti sessuali mirati non protetti.

È fondamentale comprendere che si può essere generativi anche con questa diagnosi,  perché non è la capacità di procreare che ci deve definire come persone ma, al contrario, è la nostra capacità di adoperarci per essere degli adulti significativi a definirci tali. Per questo motivo, anche se il desiderio di un figlio che non arriva può essere molto forte, è fondamentale fermarsi un momento per comprendere il significato di quel desiderio. Essere fertili, più che una caratteristica organica, può allora essere definita come la nostra capacità di reagire in modo generativo a degli eventi difficili della nostra vita. Significa essere in grado di fronteggiare delle situazioni complesse avendo meno pretese su come dovrebbero andare le cose. Significa superare le nostre rigidità. Perché i desideri possono essere raggiunti in tanti modi e, non è detto, che cambiare strada ci renda meno felici. Per tutti questi motivi si può essere molto fecondi anche in una diagnosi d’infertilità. Sta a noi decidere cosa fare. Sta a noi capire se,  proprio da quella mancanza, si può costruire qualcosa di diverso che potrebbe stupirci ed essere addirittura più piacevole della soddisfazione del desiderio iniziale.