Ogni anno a capodanno si tende a fare il bilancio dell’anno passato e a stilare, anche se solo mentalmente, i buoni propositi per l’anno in arrivo.
Nell’elenco dei buoni propositi ci possiamo mettere di tutto: la perdita del peso, l’attività fisica, il lavoro, una buona azione, un progetto, un viaggio, le relazioni, non importa quali siano, la cosa che conta è che siano credibili, fattibili e realizzabili.
I buoni propositi aiutano a iniziare l’anno con uno stimolo in più, con meno stress, a sentirci in pace con noi stessi e anche orgogliosi. A volte però accade che nonostante le giuste intenzioni questi non vengano perseguiti, addirittura il 75% delle persone che stilano i loro buoni propositi li fanno cadere nel dimenticatoio entro il mese di marzo, un terzo entro fine gennaio.
I consigli utili per rendere i nostri obiettivi perseguibili
Ecco quindi come rendere i nostri obiettivi perseguibili:
1) I propositi devono essere specifici
2) Devono essere misurabili: se una cosa non è misurabile come consideriamo raggiunto il traguardo?
3) A volte sono troppi: non c’è un limite al numero di obiettivi che possono essere raggiunti, ma se non riusciamo a stare dietro a un singolo obiettivo, mettere altra carne al fuoco di certo non ci aiuterà.
4) Considerare dei premi intermedi. È vero, sono i nostri propositi e nessuno ci obbliga a farli, ma comunque meritiamo un premio per la dedizione e l’impegno, stabiliamo quindi fin da subito dei premi al raggiungimento degli obiettivi.
5) Valutiamo sempre un PIANO B. Ci possono essere cose impreviste in ogni momento della vita e il fatto di avere un piano b pronto, nel caso che qualcuno dei propositi non possa essere portato a compimento, ci farà sentire meno colpevoli nel caso accada qualcosa.
6) Consideriamo un sistema di controllo: anche se abbiamo il nostro obiettivo per il prossimo anno, come facciamo a controllare se l’obiettivo è stato raggiunto? Probabilmente alla fine dell’anno dopo… È inutile dire che così non funziona. Un vero obiettivo è quello che ha dei parametri, degli standard che possono essere controllati e verificati in maniera analitica. Non solo, ma il controllo andrà effettuato su base mensile, settimanale o (a seconda dell’obiettivo) addirittura giornaliera.
7) Avere un piano d’azione.
Questo è forse il motivo principale per cui i buoni propositi non funzionano. Un vero obiettivo comporta anche lo stabilire un piano d’azione che dica esattamente, passo per passo, quando, come e chi deve compiere quell’azione. Non solo, ma è fondamentale che la prima azione da compiere per raggiungere l’Obiettivo venga fatta il prima possibile, se non subito entro le 24 ore successive. Farlo significa posare la prima pietra, porre le basi per raggiungere i risultati che desideriamo!!