
La castagna è il frutto autunnale per eccellenza, nel nostro immaginario è lo spuntino ideale da gustare davanti ad un camino accesso durante i pomeriggi invernali, magari insieme ad un bicchiere di vino rosso.
ABBINAMENTO SBAGLIATO
In realtà, le castagne, sia fresche che secche, sono ricche in carboidrati, potassio, fosforo, sodio, calcio, ferro e sali minerali che, di fatto, la rendono più adatta a pazienti in convalescenza e astenici piuttosto che per pazienti in dieta dimagrante o che cmq non necessitano di rimineralizzarsi e di integrare carboidrati.
Le castagne sono ricche in vitamine del gruppo B, fondamentali per la fertilità, e in particolare, di vitamina B3 o niacina che conferisce loro un potere equilibrante il sistema nervoso rendendole utili per chi ha problemi del tono dell’umore.
Dunque, quando, come e quante mangiarne?
4-5 al posto di un frutto
5-6 al posto del pane
sempre abbinate ad una proteina, mai ad un altro carboidrato (es. pasta, riso, patate etc.)
prediligerla in abbinamento nel pasto con verdura cruda in pinzimonio come finocchio per prevenire il gonfiore intestinale o sedano in pinzimonio contrastare il probabile rallentamento del transito intestinale che potrebbe provocare con conseguente stipsi.
Controindicata nei soggetti diabetici o con squilibri glicemici